venerdì 19 aprile 2013

KANGAROO ISLAND!!! - Part 1

Abbiamo finalmente finito di scroccare ospitalità al buon Paul e cene ai canadesi...saliamo sul 3° aereo degli innumerevoli che ci toccheranno, stavolta si vola Virgin e atterriamo ad Adelaide, dove smolliamo semplicemente il bagaglio pesante in un armadietto, mangiamo un muffin salato che ci lascerà la fiatella al porro per tutto il giorno e risaliamo poche ore dopo su un affare microscopico a pale con cui raggiungiamo in soli 20 minuti Kangaroo Island. L'ho temuto per mesi, sto maledetto insetto volante ma nonostante il fortissimo vento e le nuvole in quota, si è comportato ottimamente e a parte qualche scondizolio in fase di rullaggio non ha fatto una piega.


Kangaroo Island. Allora, qui li vedremo i canguri?!?!?
Collassiamo nel Seaview Motel, che ci rendiamo conto essere realmente fronte mare solo al mattino, perchè qui a Kingscote non ci sono lampioni né illuminazione notturna di nessun genere. Il che è una gran cosa perchè passeggiando di sera si vede una quantità di stelle che solo in alta montagna ho visto, inclusa la Via Lattea. Il che, condito dalle onde e dal vento di mare, è semplicemente meraviglioso.
Il giorno successivo partecipiamo al tour dell'isola organizzato probabilmente dalla bocciofila locale. Il più giovane è la guida, che deve avere 65 anni. Nato e vissuto a Sydney, quando è finalmente andato in pensione ha deciso che ne aveva abbastanza della città e si è rifugiato qui. Mica male. Sembra un po' un Clint Eastwood in Gran Torino, ma vestito da boy scout in blu e con il nome scritto sulla targhetta. Gran tipo.

Prima tappa: distilleria di eucaliptus. Io pensavo ci portassero ad alcolizzarci già alle 9 del mattino, invece distillano un olio essenziale che serve praticamente a tutto. Peccato. Ma non dubito che esista anche il liquore di eucaliptus, e non me ne andrò di qui senza averlo assaggiato.
Il proprietario della distilleria è nato e cresciuto sull'isola e quando ripartiamo col pulmino ci saluta con un “and good luck with your reality, when you'll go back there”. Della serie, poveri sfigati. Approvo e sottoscrivo.
Tra l'altro possiede anche un emu, una femmina chiamata Lucy, ribatezzata “the bitch” dopo che ha ucciso a testate il suo compagno, non si sa perchè, ribattezzata più di recente Julia (come contestazione al primo ministro australiano...).


Seconda tappa: qui arriva il bello. Parndana Wildlife Park. 
WILDLIFE. Finalmente. Zero chiacchiere, solo foto.
















I canguri sono mobbbbidissimi! Pensavo che il pelo fosse ruvido, invece è incredibilmente soffice. Quello albino poi...era come il mio Harukino <3. Abbiamo anche scoperto che in tempi passati squartavano i koala per farci dei guanti fashion che venivano esportati in grosse quantità in Europa. Per fortuna ci siamo evoluti. Ora i koala sono troppi, ma cercano di limitarne il numero sterilizzandoli (costo: 8 milioni di $, l'evoluzione ha spesso un costo salato). Ne abbiamo trovato uno di questi, che vengono marchiati con una targhetta rossa, comodamente seduto AL CENTRO della strada. Il minivan gli ha inchiodato proprio davanti e non ha fatto una piega. E' sceso un tizio a farlo andar via ma lo guardava assonnato e incapace di comprendere cosa volesse quel rompiscatole. Solo con un paio di pacche sul culone è corso via ^_^

Ah. E poi lei. Joey. Una piccola cangurina di due mesi che è stata abbandonata dalla mamma, ora coccolata al Parndana. L'abbiamo tenuta in braccio mentre ci annusava e ci guardava con due occhioni infiniti, più grandi di lei. Minuscola. Incredibile. Mi ha uccisa.

 








Mio malgrado dobbiamo proseguire.
Ci fermiamo a pranzare in un resort in mezzo al bush dove troviamo un biondissimo ragazzetto olandese che si dice devastato dall'astinenza da funghi e erba...eeeeeeh caro te. Non tutto il mondo è l'Olanda, per fortuna.

Next stops: Remarkable Rocks, Admiral's Arch, Cape Boda Lighthouse.
Per vs info, le Remarkable Rocks sono state letteralmente sputate fuori dalla Terra, è magma che a un certo punto si è trovato a fuoriuscire dalla crosta terrestre e quindi a cristallizzarsi, in seguito modellato dagli agenti atmosferici. Amazing Gaia.












Giornata indimenticabile.
Il canguro che mi ha dato un bacino sulla guancia attraverso la recinzione, la piccola Joey che mi annusa il viso, il koala che si stira goduto mentre gli gratto la schiena, e il tappeto infinito di stelle , hanno completamente fatto svanire nel nulla gli ultimi mesi di preparativi, pensieri, rimuginamenti, incertezze, paure, rotture di palle varie, incidenti di percorso che hanno messo a rischio tutto l'ambaradan. Ora siamo qui, e non vorrei essere in nessun altro posto al mondo. Right here, right now. Cosa o dove sarà dopo non m'interessa. Finalmente.

6 commenti:

  1. :)

    (sorrisone grande... emozionante a vedersi, pensa a viversi, eheh... il cangurino dopo i koala appolaiati sui rami è buffo una cifra...!!! GH.)

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    1. si grattava la pancia con le due zampine :D ra troppo scemo...

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  2. Finalmente!!! Che meraviglia sentirti così Eli!! E che posti!! Mi viene da chiagne... ma poi.. ma mangi?!! No perchè mi sembri già MAGRITA!!! Io oggi ho solo visto tre lumache nel mio giardinetto............

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    1. Magrita un cazzo! Qua vedo solo hamburger unti e patatine kingsize da due settimane, non ne posso più, anche facendo solo un pasto al giorno di sto passo diventerò un bidone, uniformandomi peraltro alla media del luogo...Vishnu benedica l'unico take away indiano che abbiamo beccato oggi...riso e verdure, mi sembra un miraggio!

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    1. Sì, e ieri ho fatto una foto appositamente per te dalla tappa successiva (dove siamo ancora ora). Prossimamente ;)

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