sabato 6 luglio 2013

QUEENSLAND, the Place to Be - BRISBANE

Come oche migratorie, iniziamo la risalita verso i climi caldi e sempre più tropicali, perchè già i 23° di Perth ci andavano stretti...il 6° aereo in 10 giorni ci porta a Brisbane.

Città di cui fondamentalmente non ci frega NIENTE ma visto che abbiamo deciso di spostarci principalmente in aereo, ci servono grandi città in cui atterrare e da usare poi come starting point per muoverci intorno.
Proseguiamo anche la collezione di ostelli puzzolenti, scegliendone questa volta uno interamente di legno perlinato stile vecchie baite di montagna, che appena apri la porta di camera t'investe un tanfo di legno bagnato ammuffito stantio misto a impregnante lucido per legno. Il che, dato il clima quasi torrido, non può che diventare pestilenziale. Però, abbiamo anche il giardino privato! All'incirca 1 mq di piante in cui si annida ogni sorta di insetto schifoso e dove gli inquilini del piano di sopra si divertono a lanciare i mozziconi di sigaretta. Ma è comunque una via di fuga dal tanfo di cantina della camera. Tanfo che sono riuscita a debellare una sera solo grazie a un bucket di ancora più pestilenziali, fottutissime, odiose patate fritte. Non so bene se fosse peggio dormire nella puzza di muffa o in quella di fritto, ma riuscire a debellare la muffa è stata comunque una gran soddisfazione.
E anche qui, facciamo amicizia con la fauna locale:


















Finalmente vedo un petauro dello zucchero!!!
Ma voglio vedere anche quelli veri!


















Vagando a caso per Brisbane, la scopriamo invece essere una gran bella città. 
La prima cosa che ci accoglie appena svoltato l'angolo, è quella che ci piace pensare come una bellissima citazione al bellissimo film Big Fish:


Per le strade il clima è torrido ma sempre molto ventilato, il che rende il livello di caldo assai piacevole, continuo saliscendi stile San Francisco, verde ovunque, non una cartaccia per terra (come tutta l'Australia che abbiamo visto finora), più grattacieli e decisamente più imponenti rispetto a quelli di Perth ma sempre non invasivi. Io odio i grattacieli e le grandi città tutto cemento, ma qui hanno il loro spazio limitato nel CBD, sempre comunque circondati da alberi e giardinetti, e hanno un loro perchè.























Soprattutto scopriamo (in effetti avevo visto delle foto su internet, ma abbiamo visto e rivisto migliaia di foto e siti e guide negli ultimi mesi, che avevo rimosso) che Brisbane si sente una città a tutti gli effetti di mare, ma essendosi sviluppata sul fiume a una 20ina di km dal mare vero, ha pensato bene di portare la spiaggia ai piedi dei grattacieli. Cioè. Qui la gente dopo il lavoro si ficca il costume e le infradito e viene a sguazzare qui in queste piscine pubbliche create in riva al fiume. Pulitissime, non una foglia morta nell'acqua, con tanto di musichetta new age in diffusione nella zona per i bimbi e bagnino in servizio (anche se l'acqua sarà alta 1 mt). Per non parlare delle aree barbecue. Gazebo con ambaradan per fare il barbeque, gas gentilmente offerto dalla città, anche questi usatissimi ma senza che venga mai lasciata una microcaccolina di brace. Braciano, mangiano e puliscono subito come fosse il fornello di casa loro. Fanculo ai barbecue dei rumeni nei parchi di Torino. E fanculo anche ai coinquilini merdosi con cui ho avuto l'onore di dividere le case negli anni.









Risalendo il fiume scopriamo anche qualche tocco di oriente. Vediamo dalle pietre incise qua e là che Brisbane ha stretto qualche accordo di cooperazione e fratellanza col Giappone e nel mezzo del giardinetto in stile foresta tropicale hanno piazzato un bel tempietto fatto da artigiani nepalesi. Resto colpita dalla capacità di mixare elementi completamente diversi rimanendo in perfetto equilibrio stilistico e scatto ahivoi un trilione di foto alla doppia coppia foresta-grattacieli-tempio-ruota panoramica.





Per non parlare dell'immancabile China Town...piccola (un paio di isolati) ma intensa: evidentemente la comunità è ben nutrita visto che i cartelli qui sono in doppia lingua























E jisus benedica gli asiatici, perchè sono gli unici ad aver creato locali per mangiare in strada cheap e che varino dal solito maledetto hamburger supersize...

 (era) Sushi
Risaliamo ancora il fiume fino ad arrivare a Kangaroo Point, un punto panoramico sulla città, da cui notiamo che i poveracci di Brisbane si tengono la barchetta ormeggiata sul fiume davanti casa. 



Notiamo inoltre che dopo il barbecue, qui si arrampicano sulla scogliera a picco sul fiume su cui si trova Kangaroo Point, sempre fronte grattaceli...per Claudietta:


E sempre fronte grattacieli, stazione comune per la riparazione delle bici...Mazinga...riuscirà mai l'Italia a evolversi?



Chiudiamo con un po' di artigianato locale...Brunilde, ti mando questa versione di Blundstone???


E con gli immancabili venditori di fede spicciola...



Alla prossima sempre dal Queensland, ancora più a nord...inseguendo l'estate.

1 commento:

  1. no, mai io devo smettere, non posso continuare a leggere di grattacieli, strade pulite, parchi, zone verdi e spiagge-in-città...! finirò per deprimermi, lo so, ché qui manco la primavera si decide ad arrivare perbene e pure ieri altra pioggia, pioggia, pioggia... come se avesse piovuto po'o -_-
    ora, effettivamente, non sono una grande pulitrice di cucina economica a gas neppure io, il tempo per le pulizie che-dopo-cinque-minuti-è-tutto-sporco-uguale-a-prima che ti facessi il mazzo è l'emblema del TEMPO PERSO nella nostra società, purtuttavia le Grandi Pulizie di Pasqua&Primavera sono passate anche di qua...
    che dirvi, di godervela già lo sapete e lo state SFACCIATAMENTE facendo... bè, allora, pay attention, ok? ;)
    bon voyage :)

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